Quando concimare il giardino

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La concimazione del giardino è un’operazione necessaria affinché questo possa vegetare e fiorire in modo rigoglioso, garantendo la massima salute per le piante e i fiori che abbelliscono le nostre aiuole o il nostro terreno. Non c’è una regola fissa che riguardi qualsiasi tipologia di giardino relativamente alla concimazione, perché questa dipende dalle specie, dal ritmo di crescita vegetativo e dalle temperature a cui è sottoposto, quindi le zone nelle quali ci troviamo. In linea di massima, i periodi nei quali è importante concimare sono l’autunno (per arricchire il terreno prima delle gelate) e la primavera, quando i terreni devono essere dinamizzati per la vegetazione e la fioritura delle piante. Dopo la potatura, infatti, le piante necessitano più del solito di sostanze ricostituenti; l’acqua piovana o derivante dallo scioglimento del manto nevoso, infatti, durante la stagione fredda ha portato via anche un consistente strato di humus.Tra i concimi più indicati, gli strati di fondo dei pollai, la pollina in sacchi, la cenere di camino, i fondi di caffè e lo stallatico, che però, com’è noto, è caratterizzato da un odore molto forte ed è quindi adatto solo per ampie estensioni di terreno o lontananza del giardino stesso dalla casa. Ancora meglio è il compost, derivato dalla fermentazione dei rifiuti organici in un ambiente ben aerato. Grazie al compost si riesce oltretutto a prendere due piccioni con una fava: si concima alla perfezione il giardino e si riducono i rifiuti prodotti durante i mesi precedenti, contribuendo così alla cura dell’ambiente e al minor lavoro di discariche ed inceneritori. I concimi possono essere di diversi tipi, organici (i più indicati) e inorganici, che sono a rilascio graduale e possono durare anche più mesi; possono essere a pellet, in granuli, in polvere o altri formati, e in qualche caso a pronto effetto per aiutare le piante a ricostituire subito le sostanze di cui hanno bisogno.