Malgrado esistano vari tipi di discipline che prevedono l’uso di uno skateboard (velocità, slalom ecc.), la massima popolarità di questo sport riguarda soprattutto la sua parte acrobatica, le evoluzioni o tricks che, sia effettuate in uno skatepark che per strada, stupiscono i neofiti per la loro complessità e difficoltà. La base di tutti i tricks con lo skate sono gli ollie, i salti che permettono di mantenere la tavola attaccata ai piedi, ideati da Alan “Ollie” Gelfand nel 1970 in Florida. La manovra è il primo e più importante ostacolo che uno skater deve affrontare e richiede coordinazione tra il piede posteriore che preme sulla coda per far alzare la parte anteriore e il piede anteriore che si sposta rapidamente in avanti sul grip. L’ollie può avere molte varianti (switch, fakie, north, south). Il trick più popolare – e quello che dà origine al maggior numero di varianti – è il flip, nel quale la tavola si stacca dai piedi dello skater e ruota, cioè flippa. Dal kickflip ed heelflip, che fanno ruotare la tavola sul suo asse, ai più semplici pop shove-it e frontside pop shove-it, alle varie combinazioni (varial, 360, hard, inward), e ancora bigspin, pressure flips, impossible. Altra mossa tipica dello skate è il grab, un trick da effettuare in aria nel quale si afferra la tavola con la mano, inventati per lo più da Tony Alva. Nel grind si fanno invece scivolare i truck su una superficie come una ringhiera o l’angolo di una panchina; lo slide è simile ma sulla superficie si fa scorrere direttamente la tavola, spesso su un tubo. Manual e nose manual fanno stare in equilibrio su due suole ruote, mentre il caveman di Tony Hawk prevede che si tenga la tavola in mano e ci si salti sopra.