Il game of S.K.A.T.E.

965
847 0 Sport individuali  il game of S.K.A.T.E

Con il nome di “Game of S.K.A.T.E.” ci si riferisce a una delle competizioni più classiche dello skateboarding, praticata quasi in ogni skatepark del mondo e che permette agli atleti più bravi di dimostrare la loro perizia nell’eseguire tricks tanto difficili da non poter essere imitati. Lanciato negli anni ’70 dai boarders “verticali” Lance Mountain, Neil Blender e John Lucero, il game of S.K.A.T.E si diffuse successivamente anche nel mondo dello street skateboarding che cominciò a dominare dagli anni ’80 in poi. Si tratta di una competizione su skateboard dalle regole molto semplici, basate sull’H.O.R.S.E. del basket: un partecipante decide un trick e lo esegue; se non riesce, spetta a un altro partecipante proporre un nuovo trick e provare a sua volta; se invece riesce, tutti gli altri partecipanti devono cercare di effettuare lo stesso trick. Chi non porta a termine l’evoluzione correttamente guadagna una lettera, S, poi K, A, T, E per ogni trick sbagliato; quando si completa la parola SKATE si è eliminati. Inoltre, lo stesso trick non può essere proposto più di una volta dalla stessa persona. L’ultimo partecipante a rimanere in gara è proclamato vincitore. Una variante dello S.K.A.T.E. è la Battle at the Berrics, così chiamata da The Berrics, un celebre skatepark di Los Angeles dove viene praticata con grande successo di pubblico: solo trick flatground, niente piedi a terra (quindi niente no comply, hand plant e boneless ones) e niente grab; in più l’ultima lettera consente di provare due volte. Lo S.K.A.T.E. può essere anche praticato a squadre e in questo caso viene indicato come “Team S.K.A.T.E.” o anche “Legion of Doom”.