La lettiera per il proprio micio, da scegliere con cura per garantirgli il massimo comfort, può essere fondamentalmente di tre tipi, con composizione minerale, vegetale o al gel di silicio. Nel primo caso la composizione della lettiera è in granuli di bentonite che al contatto con i liquidi si sciolgono e formano grumi oppure di sepiolite, che invece assorbe come una spugna, o ancora scarti di argilla pressata.
Si tratta delle lettere più economiche (un sacco da 20 litri costa circa da 6-7 a 15 euro), che però possono essere scomode da trasportare per il loro peso eccessivo. Attenzione, inoltre: le lettiere minerali possono produrre polveri sottili dannose per i polmoni del gatto.
Le lettiere vegetali invece sono a base di materiali naturale come il mais o l’orzo o la carta pressata, che però i gatti possono mangiare (fortunatamente non è nociva). Si tratta di lettiere ecosostenibili e compostabili, molto facili da smaltire, e il prezzo si aggira intorno a un euro o un euro e mezzo al litro. Infine c’è il gel di silicio, che assorbe liquidi e odori ed è molto facile da trasportare.
Quando si sceglie la vaschetta è bene che ci sia abbastanza spazio per il gatto per scavare e girarsi. È necessario rimuovere gli escrementi del micio una volta al giorno e cambiare completamente la lettiera ogni dieci giorni, lavandola in modo accurato quando viene svuotata (riempiendola di acqua e aggiungendo aceto o detersivo sgrassante o per pavimenti, e lasciando agire per una mezz’ora prima di risciacquare).
Anche se la maggior parte dei materiali in commercio per le lettiere riescono anche ad assorbire i cattivi odori, soprattutto se si tiene la lettiera dentro casa, uno strato di bicarbonato sul fondo della vaschetta e un po’ in superficie possono aiutare ulteriormente a combatterli.