La pettorina per il cane

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Il vecchio guinzaglio è ormai quasi definitivamente passato di moda, visto che molti cani mal tollerano il classico collare, che potrebbe risultare fastidioso sul collo e dare origine a problemi respiratori. Molto meglio la pettorina, che garantisce sempre un buon controllo dell’animale senza costringerlo a essere tirato o strattonato solo su un punto particolarmente sensibile.

Esistono in sostanza tre diversi tipi di pettorine. Nella pettorina alla romana, la migliore, due strisce di tessuto cingono il torace e il tronco e sono unite da altre due strisce sulla schiena e tra le zampe anteriore. A metà della schiena si trova l’aggancio per il collare. Con la pettorina alla romana soprattutto non si esercita pressione in punti critici, quindi è adatta in particolar modo per i cuccioli durante i primi sei mesi affinché non acquistino una postura scorretta. La pettorina deve essere regolabile per far sì che il gancio di attacco sia sempre esattamente a metà della schiena.

Nella pettorina scapolare a x le due strisce di tessuto sotto il collo e il torace si uniscono a una terza a cui viene agganciato il guinzaglio. È molto più veloce da mettere e da togliere rispetto alla pettorina alla romana, il guaio è che potrebbe sfregare contro le ghiandole ascellari ed essere fastidiosa per il cane, che per compensare finirebbe con il camminare con i gomiti all’infuori dando origine a problemi articolari.

Infine c’è la pettorina norvegese, svedese o finlandese (la si trova indicata in ognuno di questi tre modi), che è ricalcata sul modello di quelle per i cani da slitta, con un striscia di tessuto imbottito sotto il collo unita ad angolo retto a una seconda striscia imbottita che cinge il torace, con in più una terza striscia più bassa e sottile dove passa l’anello metallico per l’aggancio al guinzaglio.