La frailea

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La frailea è un piccolo cactus molto comune nelle case e nei giardini di chi ama le piante grasse, per i suoi bei fiori che la rendono un’apprezzata specie ornamentale. Esistono circa una cinquantina di specie differenti che appartengono al genere Frailea, ma le più diffuse che si possono trovare da noi hanno forma tondeggiante, con piccole areole che ricoprono la superficie da cui nascono le spine e un’altezza limitata, con un diametro che non supera quasi mai i 7 centimetri. I fiori hanno un bel colore giallo, anche se spesso non si aprono del tutto. La zona d’origine della frailea è l’America del Sud, dove vive in zone rocciose o nelle praterie. È facile quindi comprendere come mai la frailea abbia bisogno, come tutte le piante grasse, di un’adeguata esposizione al sole, senza eccedere e proteggendola in caso la temperatura sia veramente troppo alta durante l’estate; in questi casi, è meglio riporla per qualche ora in un luogo ombreggiato. Il vero pericolo, però, è rappresentato dal freddo invernale, che costringe chi vuole coltivare questo bel cactus a proteggerlo in una serra durante l’inverno o nei periodi in cui la temperatura scende sotto i dieci gradi centigradi. Il terreno ideale per la frailea ha una consistenza argillosa, è molto ben drenato – per evitare gli eventuali ristagni idrici che possono essere letali alla pianta – e non è molto ricco di materia organica. La frailea rispetto ad altri cactus ha un discreto bisogno di acqua, con annaffiature regolari a partire dal basso e, come sempre, rispettando la precauzione di lasciar asciugare bene il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Non ha bisogno di acqua, invece, durante l’inverno, mentre il concime si applica nel periodo vegetativo (va usato quello liquido apposta per le cactacee ogni due o tre settimane).