I saggi di economia del ‘700

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L’inizio della diffusione dell’economia come scienza a sé stante non può essere fatto risalire a un momento preciso, ma grande importanza ebbe il successo delle politiche mercantiliste, diffuse tra XVII e XVIII secolo, che puntavano soprattutto sulla limitazione delle importazioni e l’aumento delle esportazioni per conseguire il potere sia economico che politico; contro di loro agirono soprattutto i fisiocratici come François Quesnay, che nella loro idea di privilegiare l’agricoltura rispetto al commercio internazionale introdussero l’idea del laissez-faire contro le politiche protezionistiche. Al centro del pensiero di Quesnay non ci fu più la ricchezza come stock ma come reddito capace di aumentare la ricchezza, grazie al surplus possibile in agricoltura.L’opera fondamentale di Quesnay furono i Tableaux économiques, veri e propri antesignani dei grandi trattati di economia che si sarebbero diffusi nei secoli successivi; in essi si può trovare una rappresentazione analitica del funzionamento del sistema economico, intesa come società divisa in classi sociali dove ha luogo un circuito di scambi che realizza allo stesso tempo la distribuzione del reddito tra le classi e le condizioni per il ripetersi del processo produttivo. L’economia propriamente detta nacque però con Adam Smith e soprattutto col suo fondamentale trattato, Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, che pose fine al mercantilismo e ai concetti dei fisiocratici, introducendo i concetti del reddito pro-capite derivato dalla produttività del valore, il valore di scambio e soprattutto la mano invisibile che auto-regola il mercato, limitando di molto la necessità di un intervento statale. La Ricchezza delle nazioni divenne la base di tutti i futuri sviluppi dell’economia politica classica fino a Marx. L’opera è fondamentale anche perché fu la prima a fornire il quadro generale delle forze che agiscono per formare la ricchezza degli stati, oltre a definire le politiche economiche necessarie per promuovere il più possibile la crescita e lo sviluppo.