Storie letterarie italiane

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1190 0 Le storie letterarie italiane

La storia della letteratura in Italia, esempio evidente della riflessione della letteratura su sé stessa in una cornice storiografica che ne chiarisca confini e motivi, si sviluppa in parallelo con la stessa espressione artistica e con la filologia che ne stabilisce la forma corretta dei testi, malgrado dapprima assuma forme meno organiche di una trattazione ampia su più volumi.Se nei primi secoli il numero ancora abbastanza ridotto di testi non impose la necessità di una lunga trattazione della materia, anche perché lo sguardo era rivolto soprattutto alla querelle tra antichi e moderni e quindi al rapporto con i grandi autori del passato, nel diciassettesimo e diciottesimo secolo cominciò a sentirsi il bisogno di un’opera capace di riassumere le maggiori vicende dei testi italiani con un approccio sistematico.Gli esordi furono la raccolta (in latino) delle vite e delle opere degli scrittori italiani più illustri da parte di Giacomo Filippo Tomasini, mentre Giovanni Mario Crescimbeni e Francesco Saverio Quadrio avevano cominciato a comporre storie limitate soprattutto alla poesia. La prima grande storia della letteratura italiana fu opera dell’erudito Girolamo Tiraboschi e venne pubblicata verso la fine del Settecento, rendendo popolare anche in Italia la divisione in tomi per ciascuno dei secoli o dei periodi storici narrati. Il periodo d’analisi andava dalla letteratura degli etruschi fino al 1700. Un secolo dopo fu il momento di un grande capolavoro della letteratura italiana, la Storia della letteratura italiana del grande critico Francesco De Sanctis, divisa in venti capitoli trattati organicamente; non solo un catalogo, ma un’opera letteraria essa stessa, che ritraeva la società italiana nella sua evoluzione, ponendo le basi per la critica romantica in Italia e al tempo stesso superandola; un’opera di grande passione civile e di intenso acume interpretativo, che restituì al canone anche autori ingiustamente considerati minori.