Pomodoro

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Verdura tra le più importanti per noi italiani, il pomodoro è forse il vero simbolo della cucina italiana: la pummarola, la pizza, una quantità infinita di sughi… il pomodoro, inoltre, a differenza di molte altre verdure è disponibile in diverse varietà per tutto l’anno, senza contare i vari metodi di conservazione (salsa, conserva, pelati) che permettono di averlo sulla tavola tutto l’anno. Il pomodoro arriva dalle Americhe, ed è stato portato da Cortes in Europa; in Italia è coltivato da circa 500 anni, ma i primi esemplari, visti oggi, sembrerebbero tutt’altro: i frutti erano infatti di colore dorato (da cui il nome), mentre l’attuale rosso si è ottenuto con vari innesti e selezioni. Il pomodoro nelle zone temperate viene coltivato come annuale perché non sopravvive al clima invernale. Vanno coltivati al sole, anche se è per le zone particolarmente torride e durante l’estate è molto meglio prevedere un ombreggiamento. Il terreno deve essere ben fertilizzato e l’irrigazione, pur se moderata, continua, una o due volte alla settimana inumidendo bene il terreno. Per coltivare si parte dai vasetti utilizzati come semenzai, in modo da poter selezionare senza difficoltà solo le piantine più forti. I pomodori possono anche essere moltiplicati per talea o per trapianto, e in questo caso va fatto quando la piantina ha raggiunto almeno i 15 centimetri. Per chi vuole coltivare i pomodori nel vaso, bisogna ricordare che è una pianta che non ama i ristagni dei sottovasi, che quindi vanno svuotati regolarmente. Il pomodoro cresce bene con aglio, nasturzio e tagetes, che aiutano anche a difenderlo dai parassiti. Tra le tipologie di pomodori che si coltivano in Italia, ci sono quelli a ciliegia (Pachino, ma c’è anche il giapponese Pepe), medi (Marmande e Palla di fuoco), perini (San Marzano e Lancelot), grandi (Cuori di bue e beemaster).