Per la sua ampiezza, una collezione di classe aperta deve rispettare alcune linee guida per essere considerata “corretta” da un punto di vista filatelico. La prima regola di massima è che i materiali “altri” rispetto ai francobolli non possano arrivare a essere pari o superiori al 50% della collezione, ma esistono altre regole da seguire per sviluppare una collezione di classe aperta con tutti i crismi. Un’uniformità di giudizio e di preparazione è stata richiesta negli anni da più parti anche per aiutare le giurie a valutare le partecipazioni di questi appassionati e per aiutare chi si avvicina a questa disciplina affascinante e istruttiva a costruire la propria raccolta. Le collezioni di classe aperta hanno lo scopo di sviluppare l’argomento scelto (ad esempio un movimento filosofico o politico, un oggetto di ampia diffusione, un particolare evento che ha creato una certa quantità di materiale…) in modo inventivo e creativo, facendo uso sia del materiale filatelico che di quello non filatelico, che devono essere in perfetta armonia verso lo svolgimento del tema. I pezzi non filatelici devono sempre essere perfettamente pertinenti all’argomento scelto e devono essere utili per illustrarlo, e al tempo stesso di dev’essere rigore nel trattare i pezzi filatelici più classici (con descrizioni filatelicamente appropriate). Oggi nelle competizioni ci sono varie voci di giudizio che guardano all’una e all’altra parte della collezione di classe aperta, riservando poi un giudizio complessivo alla collezione nel suo insieme che riesca anche a valutare l’armonia, l’originalità e la creatività della composizione, senza dimenticare indispensabili requisiti. Questi ultimi sono una sorta di nutrita, abbondante e qualificante bibliografia, una presentazione d’effetto, quali la rarità dei pezzi, la conoscenza e la ricerca effettuate dall’hobbysta per arrivare a una trattazione esaustiva dell’argomento selezionato, l’importanza filatelica dei francobolli e del materiale filatelico.
