Frida Kahlo e Diego Rivera visti da Leo Matiz

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Fino al 19 settembre è possibile visitare a Milano la mostra di fotografia “Frida y Diego”, organizzata da Photology, che raccoglie le immagini di Leo Matiz, che tra il 1940 e il 1943 realizzò una serie di scatti degli artisti Frida Kalho e Diego Rivera. Sede dell’esposizione la Galleria Photology in Via della Moscova 25 ed è stata realizzata in collaborazione con la Leo Matiz Foundation e il consolato messicano. L’ingresso è libero e gratuito. Photology è diventato un importante punto di riferimento per molti collezionisti e amanti di fotografia a Milano e in Italia in generale, nata nel 1992 dall’ispirazione di Davide Faccioli.La mostra è costituita da 30 scatti realizzati da Leo Matiz a Coyoacan tra il 1940 e il 1943, tutte firmate e certificate dalla Fondazione Leo Matiz. Con i due personaggi, in quegli anni divenuti già molto noti, Matiz strinse un rapporto d’amicizia così intimo da venire invitato nella loro casa diverse volte.  E proprio nella loro casa Matiz ha catturato scene semplici ma memorabili di Frida e Diego, con la sua Rolleiflex, grazie alla quale ha saputo cogliere, nelle fotografie scattate ai due coniugi, l’amore oscillante tra bellezza e dolore, che tanto ha caratterizzato la vita di entrambi e il connubio vita – arte che ha accompagnato soprattutto l’esistenza di Frida.Frida Kahlo è diventata il simbolo dell’avanguardia artistica e dell’esuberanza della cultura messicana del suo tempo, attraversato da tante correnti rivoluzionarie, dal Surrealismo al Realismo Magico. Diego Rivera era un artista di fama internazionale ancora prima che scoppiasse la fama di Frida (anche perché la loro differenza di età era di ben 21 anni). I due si incontrarono per la prima volta nel 1922 sotto i ponteggi della Scuola nazionale preparatoria e sette anni dopo erano marito e moglie. Cominciò una lunga e tormentata storia d’amore, tra passioni, tradimenti e colpi di scena e le molte polemiche dovute alla loro differenza d’età.Leo Matiz ha rinnovato la scena artistica fotografica nei primi anni ’60 in America Latina, Stati Uniti e in Europa. Nel corso della sua vita si è costruito una reputazione di fotoreporter appassionato, che collaborò  anche nel cinema e nella pubblicità. Fu caricaturista, editore e gallerista, sempre in viaggio, sempre a rincorrere la realtà che stava vivendo, compresa la seconda guerra mondiale. Nel 1997 è stata creata la Fondazione Leo Matiz a Santa Fe di Bogotà, con lo scopo di portare avanti l’eredità artistica del fotografo in collaborazione con la figlia, Alejandra. Il fotografo si è spento l’anno dopo ma è stato subito riconosciuto come uno dei fotografi più importanti del ‘900.