Afrika Bambaataa

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Nel mondo dell’hip hop Afrika Bambaataa ne è considerato il fondatore. Nato nel 1954 nel Bronx, Afrika il cui vero nome è Kevin Donovan, è figlio di attivisti per i diritti dei neri, particolarità che molto influirà sulla sua personalità. Da adolescente entra in una banda con il compito di garantire la sicurezza di una parte del quartiere, diventandone a breve il leader. A poco a poco il gruppo si espande tanto da diventare il più grande a New York per numero di seguaci e di zone controllate.Nei primi anni ’70 vince un concorso scrivendo un saggio e per premiarlo viene mandato in Africa, dove viaggia attraverso varie regioni del continente e cambia il suo nome in Afrika Bambaataa Aasim in onore del capo Zulu Bhambatha, che aveva guidato una ribellione armata contro le pratiche economiche scorrette all’inizio del Novecento e il cui nome significa “leader gentile”.Sullo spirito delle lotte africane, una volta tornato in America decide di impegnarsi nella lotta per i diritti e per la sconfitta della violenza delle bande cittadine. Inoltre comincia a proporre i cosiddetti “block-party”, feste di quartiere in occasione delle quali improvvisa i suoi primi brani basati su campioni di musica sintetizzati, elaborati e mixati: si tratta dei primi esperimenti di rap music.Durante i suoi 40 anni di carriera ha collaborato personalità note nel  mondo della musica come Kraftwerk e James Brown, ha ispirato altri grandi musicisti come Mc Solaar e i Public Enemy producendo 22 album, ha fondato crew (squadre) di graffittari e breaker che ha unito nella “Zulu Nation” un’associazione di professionisti dell’hip hop ma soprattutto ha dato a tanti ragazzi di strada un’alternativa alla violenza e alla delinquenza, in un momento, i tardi anni 70, in cui la situazione delle periferie newyorchesi non era delle migliori (violenze, miseria e povertà erano all’ordine del giorno).