La patente per lo scooter: come fare

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La patente necessaria per guidare uno scooter dipende dalla cilindrata dello stesso motoveicolo. Tra i tipi più diffusi ci sono quelli di cilindrata di 50 cm³, a due tempi. Per poterli guidare bisogna conseguire la patente AM e avere 14 anni. La patente AM abilita alla guida di ciclomotori a due ruote (categoria L1e), con velocità massima di costruzione che non sia superiore ai 45 chilometri orari e con cilindrata inferiore o uguale a 50 cm³ in caso di combustione esterna; altrimenti, con i motori elettrici, la potenza nominale continua massima deve essere inferiore o uguale a 4 kW. La patente AM permette anche di guidare i veicoli a tre ruote di categoria L2e. Per guidare motocicli, compresi gli scooter, con cilindrata massima di 125 cm³, serve la patente A1, sottocategoria della patente A. Questa abilita alla guida di scooter con quella cilindrata massima, una potenza non superiore agli 11 chilowatt e un rapporto di potenza/massa non superiore a 0,1 kW/kg. Per conseguire la patente A1 è necessario superare una prova teorica a quiz e una pratica su un motociclo di potenza non superiore agli 11 chilowatt. La patente A2 (che ci consegue a 18 anni) permette di guidare motocicli di potenza non superiore a 35 kW con un rapporto potenza/massa non superiore a 0,2 kW/kg. Infine la patente A, detta anche A3, permette di condurre motoveicoli di qualsiasi cilindrata e potenza. Si consegue a 20 anni per chi ha già una patente A2 da almeno 2 anni, con superamento di nuovo esame pratico di guida, oppure a 24 anni. In più, la patente B (quella dell’auto) consente di guidare in Italia scooter fino a 125 cm³ e di potenza fino a 11 kW, e tutti i motocicli per chi l’ha conseguita prima del 25 aprile 1988.