I fumetti alternativi più noti

1976
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Il fumetto alternativo, ovvero quel sottogenere di fumetti nati a partire dagli anni Sessanta con lo scopo di rendere noti i lavori di artisti indipendenti non vincolati ad alcuna rivista nota del settore, conta diversi esponenti e riviste. Temi e soggetti sono diversi da quelli più “commerciali” e la grafica è spesso più complessa.La rivista francese Métal Hurlant viene inserita all’interno di questa categoria: di genere fantastico, fantascientifico e horror, si è diffusa negli anni Settanta ed è stata pubblicata negli Stati Uniti come Heavy Metal. Protagonisti dei primi numeri erano personaggi come Arzach (di Moebius, alias Jean Giraud), Gail e Lone Sloane (di Philippe Druillet). Ha cessato le sue pubblicazioni nel 1987 ma la versione statunitense non ha mai fermato le sue pubblicazioni.The Comics Journal è una rivista statunitense di approfondimento nata nel 1977 che promoveva il fumetto come opera d’arte: è divenuta nota per le critiche (all’epoca molto rare) nei confronti dei supereroi degli anni Settanta che spopolavano sulle riviste più note. Edito dalla casa editrice Fantagraphics Books, conteneva anche una sezione dedicata alle lettere aperte e un forum di discussione.Tra le riviste italiane più note di questo sottogenere, la rivista underground Cannibale è sicuramente una delle più rappresentative. Di taglio politico e satirico, fortemente provocatorio, è stata pubblicata dal 1977 per soli due anni. I temi erano molto forti e d’impatto e rispondevano ad una necessità di cambiamento molto sentita nel fumetto italiano di quegli anni.Anche tra i manga si contano diversi esperimenti di fumetto alternativo, come Garo, rivista d’avanguardia di fumetto politico il cui primo numero esce nel 1964. Da subito si rivela una rivista diversa dalle altre, volta a illustrare racconti con una profondità ed un significato che assumono spesso la veste di denuncia sociale.