Guacamole

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Dagli Aztechi ai tempi nostri: la salsa guacamole è uno dei piatti di origine messicana più conosciuto al mondo. La ricetta originale prevedeva solo due ingredienti, l’avocado ed il succo di lime. Il suo nome significa proprio salsa di avocado da ahuacatl che vuol dire avocado e molli, ovvero salsa. Di seguito una ricetta leggermente rivista. Il primo consiglio utile per un buon guacamole è utilizzare avocado maturi: ve ne accorgerete se, premendo sulla buccia, risulteranno morbidi ma non eccessivamente molli. Per una salsa per quattro persone prendetene tre e, dopo aver tolto i noccioli, schiacciatene la polpa con una forchetta. Irrorate subito con il succo di due lime: così facendo la purea non si ossiderà ed il sapore avrà uno sprint in più. Aggiungete al vostro guacamole così composto un paio di pomodori sbollentati e ridotti a cubetti e privati dai semi, un cipollotto ed un peperoncino. Salate, pepate e servite cospargendo la salsa con del coriandolo fresco tritato finemente. Se preferite potreste sostituire il lime con un semplice limone ed il cipollotto con uno spicchio d’aglio ed una cipolla: se avete difficoltà a trovare del coriandolo fresco utilizzate anche il più classico prezzemolo. Il guacamole viene solitamente servito insieme alle tortillas come antipasto o come aperitivo sfizioso ma i suoi usi possono essere molto disparati. Potreste ad esempio servirlo insieme ad una semplice lattuga o come condimento per il pinzimonio: mettete un po’ della salsa in una ciotola e portatela in tavola circondata da sedano e carote tagliate a bastoncini. Volendo potreste usarla anche come salsa di accompagnamento per carne e pesce alla griglia. Per un hamburger dal sapore diverso utilizzate il guacamole al posto della maionese. Potete infine servirlo spalmato su del pane leggermente abbrustolito per dei crostini dal gusto esotico. Il guacamole può essere conservato in frigo coperto con della pellicola per alimenti che evita che si annerisca.