Stile Chippendale

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Lo stile Chippendale è quello predominante nella seconda metà del Settecento in Inghilterra; prende il nome da Thomas Chippendale, stipettaio diventato insigne ebanista che pubblicò nel 1754 un’opera fondamentale per la storia del mobile inglese, The Gentleman and Cabinet Maker’s Director. Lo stile Chippendale unisce elementi rococò, gotici e cinesi, con mogano importato da Cuba, decorato con intarsi e motivi di urne, grappoli, teste di leone. Il mobile più caratteristico dello stile Chippendale è senza dubbio la sedia, sia con che senza braccioli: si tratta di elementi d’arredo con gambe curve che diventano sempre più complesse man mano che lo stile matura, con schienali a nastri, seduta larga e trapezoidale, imbottitura rigida. I tavoli hanno le gambe sempre curve, con gli intagli al ginocchio e il piede con la caratteristica forma “claw and ball”. Le linee sono mosse, con decorazioni a volute, dorature e ornamenti tipici del rococò ma con qualche influenza cinese (visibile ad esempio nei pannelli a graticci e nelle ringhiere traforate).Ci sono già in embrione quegli elementi neogotici che tanto caratterizzeranno in futuro lo stile Romantico e rendono i mobili Chippendale particolarmente “moderni” anche per i decenni a venire. Nel secondo Ottocento, infatti, si diffondono stili derivati come il Chinese Chippendale, il Gothic Chippendale, l’Irish Chippendale, che di solito riprendono poco del lavoro del celebre ebanista. Per quanto riguarda le decorazioni si fa ricorso soprattutto a elementi che arrivano dal gusto rocaille francese, con conchiglie, spirali, volute vegetali, forme a ogiva, archi a sesto acuto, pinnacoli e motivi araldici. Ancora, tra i mobili tipici dell’epoca, letti a baldacchino con tetto a pagoda e cassettoni di gusto francese, con linee bombate, fianchi accentuati, piani sagomati e, ancora, gambe ricurve, sempre con il claw and ball o il piede a ricciolo. Le maniglie sono di solito in bronzo dorato e cesellato.