Motori: la berlina

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Il modello classico di berlina prevede tre volumi e quattro porte (ormai non esistono quasi più le berline a due porte, che venivano prodotte fino a qualche anno fa). In America la berlina è chiamata “sedan”. Modelli meno classici di berlina, che hanno avuto successo a partire dagli anni Sessanta, sono le berline a due volumi (in inglese, hatchback), con il portellone che comprende il lunotto e non solo il cofano ed è raggiungibile anche dall´abitacolo. Si tratta comunque di una tipologia che non permette di raggiungere i volumi di carico di una station wagon o di una monovolume, pur rappresentando un interessante compromesso tra la lunghezza complessiva dell´auto (soprattutto in città, dove il parcheggio è solitamente un problema), la guidabilità, la manovrabilità e la flessibilità di carico. Modelli come la Fiat Brava o l´Opel Astra sono invece considerati berline a due volumi e mezzo, a metà tra i due tipi, con bagagliaio a portellone comprendente il lunotto però terzo volume apprezzzabile, anche se non molto pronunciato, dalla carrozzeria. Si tratta però di una filosofia che sembra non essere più particolarmente di moda e oggi queste auto sono meno diffuse di un tempo. Rispetto alle monovolumi, le berline sono caratterizzate storicamente soprattutto dal comfort, visto che l´abitacolo interno è di solito piuttosto ampio e alto, soprattutto se paragonato a quello di un coupé o di un´auto sportiva. Di contro, non c´è la stessa elasticità e flessibilità nella gestione dei posti che si può ritrovare in una monovolume, senza contare che anche il carico di bagagli od oggetti piuttosto voluminosi può diventare problematico; oggi, però, la maggior parte delle berline pur avendo il bagagliaio non comunicante con l´abitacolo può “abbattere” questa barriera tirando in avanti i sedili posteriori, in modo da permettere anche ad oggetti piuttosto lunghi (ad esempio gli sci) di trovare posto.