Le tavolette grafiche

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È ormai solo la WACOM o quasi a presidiare il mercato delle tavolette grafiche, che con la diminuzione dei costi relativi agli scanner è diventata ormai una periferica piuttosto obsoleta. Ormai a utilizzarla sono quasi solo i grafici che lavorano col fotoritocco, i disegnatori professionisti e i fumettisti, anche se perfino in questo settore si sente la minaccia dei nuovi arrivati: i tablet, che con la loro potenza di calcolo permettono operazioni avanzate sull´immagine che una semplice tavoletta grafica non è in grado di garantire.Negli anni Novanta la tavoletta grafica era però una delle periferiche preferite dagli architetti, che la usavano per disegnare con AutoCAD e gli altri software di disegno tecnico digitale. Un inaspettato uso delle tavolette grafiche è oggi quello di sostituto del mouse, altra periferica che sta lentamente andando in pensione: un po´ come un touchpad, la graphics tablet è infatti più intuitiva per molte persone, che si orientano sul display muovendo lo stilo della tavoletta.Più grande è la tavoletta più precisa; le dimensioni vanno dalla S alla XL oppure dalla A6 alla A4, e in genere più grande è il monitor più dovrebbe essere grande la tavoletta. Un esempio classico è quello dello scontorno con un programma di fotoritocco: farlo col mouse è molto difficile e faticoso, mentre farlo con una tavoletta con la giusta precisione è un lavoro molto più comodo. Se non si hanno particolari esigenze, comunque, una tavoletta A6 può andare già più che bene; l´importante è che la precisione sui 2000 lpi (linee per pollice). Un fattore importante nella scelta della tavoletta grafica sono i sensori di pressione, molto utili quando si disegna a mano libera, che permettono di variare lo spessore del tratto a seconda della forza usata per manovrare lo stilo. In genere 512 livelli di pressione sono più che sufficienti.