Le regole del triathlon

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Le regole del triathlon possono variare a seconda delle varie federazioni che disciplina la specifica competizione, anche se ci sono delle basi che devono essere rispettate da tutti. Per cominciare, il triathlon ha alcune distanze standard che stabiliscono quanto percorso è necessario fare per partecipare nel nuoto, nel ciclismo, e nella corsa. La versione “supersprint” prevede 400 metri a nuoto, 10 chilometri in bici e 2,5 chilometri di corsa; la “sprint” 750 metri a nuoto, 20 chilometri di ciclismo e 5 correndo; il triathlon olimpico, il più diffuso, si compone in un chilometro e mezzo a nuoto, 40 chilometri in bicicletta e 10 chilometri di corsa, il doppio olimpico le stesse distanze moltiplicate per due. Infine ci sono le “ironman”, denominazione di proprietà della World Triathlon Corporation: l'”half ironman” è composto da 1900 metri a nuoto, 90 chilometri in bici e 21,097 chilometri (mezza maratona) di corsa; l’ironman classico o super lungo prevede 3800 metri di nuoto, 180 di ciclismo e una maratona (42,195 km). Esistono poi ulteriori varianti basate sull’ironman, come il Double e Triple Iron (due o tre volte la distanza dell’ironman), il decatriathlon o decaironman, 10 volte la distanza in nove giorni, e addirittura il devastante double o triple decaironman, 20 o 30 volte la distanza, di cui si è tenuta una competizione in Italia nel 2013. Le altre regole del triathlon sono spesso molto ovvie (non si può essere aiutati in alcun modo da esterni durante la competizione, e non si possono usare meccanismi di propulsione durante la frazione di nuoto), altre devono essere ben conosciute per evitare di essere squalificati; ad esempio, nelle frazione in bicicletta bisogna indossare sempre il casco prima di salire sulla bici e questo deve essere mantenuto finché l’atleta non scende dalla sua bicicletta.