La pulizia del gatto

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Chiunque abbia un gatto sa che la pulizia occupa gran parte del suo tempo. Non per questo però bisogna tralasciare la toelettatura “da parte degli umani”, da effettuarsi con regolarità… anche se il nostro amico felino non sembra gradirla troppo! Il bagno aiuta a rimuovere il pelo morto, lo sporco e i parassiti: è essenziale farlo almeno ogni due o tre settimane per il gatto a pelo lungo, mentre quello a pelo corto può farlo ogni due mesi. Se è proprio impossibile costringere il gatto a pelo corto a bagnarsi si può optare per uno shampoo a secco, lasciandolo agire per qualche minuto e poi spazzolando vigorosamente. Comunque abituando il felino al bagno fin da piccolo potrà abituarsi senza troppo problemi. Prima del bagno il gatto va pettinato con molta cura: se il pelo è bagnato, infatti, i nodi diventano impossibili da sciogliere e bisogna tagliarli. Per fare il bagno, si stende un asciugamano sul fondo del lavandino per impedire che il gatto scivoli, poi si apre l’acqua senza immergere totalmente il gatto, che altrimenti si spaventerebbe (bastano 10 cm d’acqua). Poi si bagna il gatto con un po’ di shampoo e acqua calda, partendo dal collo, e lo si massaggia con dolcezza per far penetrare lo shampoo tra il pelo (attenzione che il sapone non entri negli occhi e nelle orecchie). Bisogna continuare a mantenere il gatto tranquillo parlandogli e facendogli complimenti, in modo che lentamente si trovi a suo agio, e poi lo si risciacqua con abbondante acqua calda. Tolto dal lavandino, il gatto va avvolto nell’asciugamano e frizionato delicatamente, asciugando con particolare attenzione la zona vicino agli occhi, alle orecchie e al naso con un panno morbido. Se il gatto non ne è spaventato si può anche usare il phon, tenendo però il getto d’aria calda lontano dal muso.