La piscina

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Quando si parla di nuoto sovente non si presta sufficiente attenzione a quello che è a tutti gli effetti il “campo” di questa pratica sportiva: la piscina. In genere, la piscina è una vasca artificiale che viene riempita con acqua dolce, mescolata con una quantità limitata di cloro che agisce da disinfettante; ovviamente non tutte le piscine vanno bene per praticarvi il nuoto a livello agonistico. Le piscine possono essere costruite in cemento armato, alluminio, acciaio, legno, rivestite con ceramica o vernici plastificanti, o ancora impermeabilizzate grazie a rivestimenti in PVC o in resine. Esistono vari tipi di accessori di cui sono dotate le piscine moderne, come l’impianto di filtrazione, gli eventuali fari subacquei, la scaletta e i trampolini, oltre ad apparecchi usati soprattutto a fini ricreativi e quindi non si trovano nelle piscine da competizione come i generatori di onde, i riscaldatori, le bocchette a idromassaggio e così via. La piscina regolamentare da competizione è lunga di norma cinquanta metri (piscina olimpionica), ma visti gli alti costi di costruzione e la difficoltà di ricavare simili spazi, soprattutto in città, spesso negli impianti sportivi si trovano le “vasche corte”, lunghe venticinque metri; naturalmente avendo una virata in più e potendo contare su una minore propulsione sui venticinque metri le prestazioni nei due modelli di piscina variano, e ci sono campionati appositi per le diverse categorie. La piscina olimpionica di norma è larga 25 metri e ha dieci corsie, larghe ciascuna 2,5 metri. La temperatura dell’acqua dev’essere compresa tra i 25 e i 28 gradi e l’intensità della luce superiore ai 1500 lux. La profondità minima è di due metri; sono previsti i blocchi da dove si effettua il tuffo di partenza. L’altezza dei blocchi va dai 50 ai 75 cm rispetto al livello dell’acqua; a cinque metri dalla fine della vasca ci sono bandierine triangolari a un’altezza di 1,8 metri per facilitare la virata.