Fiat 18

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“Compagno” del Fiat 15 durante il primo conflitto mondiale, il Fiat 18 fu un autocarro militare pesante che divenne iconico nella guerra del 1915-1918, nella sua versione Fiat 18BL. Rispetto al più leggero Fiat 15 era la controparte pesante, e venne impiegato per trasporto di truppe e materiali, ma anche con allestimenti da ambulanza chirurgica, carro fotoelettrica, cassonato porta-munizioni, trattore d’artiglieria e infine laboratorio fotografico che seguiva le squadriglie da ricognizione. Il Fiat 18 era lungo 5,5 metri, largo 1,75 e alto 2,8 metri, con una massa a vuoto di 3,82 tonnellate. Il motore era un quadricilindrico Fiat 64 (Fiat 53A per il Fiat 18P), con cambio a quattro marce più retromarcia, da 5650 centimetri cubici e capace di una velocità massima di 25 chilometri all’ora. Venne prodotto in diversi modelli: Fiat18A, Fiat 18M, Fiat 18BL, Fiat 18BLR, Fiat 18BC e Fiat 18P.Gli esemplari di Fiat 18 costruiti furono più di 20.000, “esportati” anche in Gran Bretagna, Unione Sovietica e Francia, e affermati col tempo anche sul mercato civile (in particolare trasformati in autobus da 25 persone). Qualche vecchio Fiat 18 rigommato fece il suo dovere anche durante la seconda guerra mondiale: soprattutto nella guerra d’Africa venne impiegato con una sola modifica, la sostituzione delle ruote a gomme piene con le ruote a dischi e pneumatici: in questa veste costituì l’ossatura della Marcia della Ferrea Volontà che portò le truppe italiane a Gondar. Fra i più luminosi successi del Fiat 18BL durante il suo servizio nell’Esercito Italiano ci fu la controffensiva del 1916 contro gli austriaci, l’avanzata dei nemici in Trentino (“Strafexpedition”). Durante quel fondamentale episodio della guerra, gli Autieri usarono i 18 BL, affidabili e capienti, per trasferire dal settore di pianura a quello alpino in pochissimo tempo più di centomila uomini.