In un corso di birdwatching l’obiettivo è quello di avvicinarsi a questo hobby sia da un punto di vista teorico – e quindi conoscenza delle basi dell’ornitologia, delle specie tipiche sul territorio, delle tecniche per avvicinare gli esemplari e riconoscerli – che da un punto di vista pratico, con uscite ed escursioni dove si possa mettere alla prova quanto imparato in precedenza. In Italia molti enti organizzano corsi di birdwatching rivolti sia agli adulti che ai bambini: dalla più importante associazione del settore, EBN Italia, che fa affidamento sui suoi nodi per portare avanti un ambizioso progetto di diffusione del birdwatching, alla LIPU, la Lega Italiana Protezione Uccelli, per non parlare dei vari enti parco e delle oasi faunistiche più importanti. In un corso di birdwatching, il cui costo in genere è nell’ordine delle poche decine di euro (anche se ovviamente questo dipende dal numero di lezioni, di uscite, dall’equipaggiamento ecc.) si comincia di solito con una lezione introduttiva, tenuta da ornitologi specializzati (e dedicata alle nozioni base come attrezzatura necessaria, anatomia degli uccelli, loro comportamento) per poi procedere a una serie di lezioni teoriche. Queste possono essere focalizzate su una specifica tipologia di uccelli (ad esempio i rapaci o gli uccelli acquatici, o ancora l’avifauna urbana) e immediatamente seguite da un’escursione per mettere a frutto quanto imparato oppure essere articolate con un procedimento sempre più specifico che culmina con lezioni approfondite sulle specie singole che si andranno a osservare. Le uscite sul campo sono quasi sempre i momenti più attesi, ma ne trarrà maggiore beneficio chi avrà assorbito con profitto quanto insegnato nelle lezioni teoriche. Quasi sempre le lezioni teoriche e quelle pratiche hanno orari diversi, perché per le escursioni è necessario privilegiare, a seconda della stagione e del clima, i momenti più convenienti per osservare le diverse specie.
