Collezionare dipinti

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Chiunque può collezionare dipinti: l’arte non è prerogativa di pochi e tutti possono entrare in possesso di pezzi rari e unici. Chiaramente non basta acquistare quadri e dipinti per riempire le pareti: ci vuole tempo, dedizione e competenza per riconoscere un’opera d’arte che valga nel tempo. Solitamente si comincia con pezzi piccoli, perché meno costosi e ingombranti, per poi passare a dipinti dalle dimensioni più grandi.Uno dei segreti per collezionare dipinti è imparare a conoscere il mondo dell’arte: i gusti sono soggettivi, certo, ma allenare il proprio occhio e iniziare a capire le diverse tecniche consentirà di distinguere con maggiore facilità la qualità dei pezzi. Le fonti di informazione non mancano: dal web ai manuali di storia dell’arte, dalle riviste alle mostre guidate, l’arte è a disposizione di tutti e spesso lo è gratis.Dopo un inevitabile periodo di formazione, il collezionista affina i propri criteri di riferimento lasciando spazio anche ai propri gusti, così da poter creare una collezione che abbia un significato. Tuttavia bisogna considerare il fatto che il valore, non solo economico, di una collezione d’arte è dato anche dalle opere che la compongono. Per questo informarsi sull’autore, sui materiali e anche sulle circostanza che hanno portato alla definizione di un dipinto può aiutare a capirne la qualità.Accanto a considerazioni di questo tipo, devono esserci però anche valutazioni pratiche: da una parte il costo, che comprende non solo il prezzo del dipinto ma anche i costi di trasporto e/o montaggio, dall’altra parte l’installazione, che deve tenere conto del supporto che sarà necessario per mettere in mostra il dipinto.