Outdoor – il birdwatching

744
651 0 Outdoor   Il birdwatching

Ideale sia per gli appassionati delle attività all´aria aperta che per gli amanti della fauna, il birdwatching o birding è l´osservazione delle specie di volatili in una determinata zona, praticata con guida e binocolo. Il panorama ornitologico italiano prevede circa cinquecento specie osservabili, e ognuna di queste ha diversità nel piumaggio, nel canto, nei comportamenti. Più precisamente, il birding (termine americano) include anche il riconoscimento del canto degli uccelli. Il birdwatching classico richiede comunque un gran numero di conoscenze approfondite: la sagoma degli esemplari, il colore del suo piumaggio, il tipo di volo, nozioni comportamentale e biologiche, soprattutto in presenza di fenomeni particolari come la migrazione. Il birdwatching varia a seconda delle aree dove viene praticato, poiché con esse cambia radicalmente il tipo di specie che possono essere osservate. Particolarmente indicate sono le zone umide e paludose, caratterizzate da un´elevata biodiversità e dove è comune poter osservare gru, fenicotteri, aironi, ma possono dare molte soddisfazioni anche le zone dei lotrali marini, con gabbiani, sterne, procellarie e vari tipi di rapaci, i boschi e le montagne per rapaci sia diurni che notturni (come i gufi), la collina e la campagna. In Italia esistono molte oasi ornitologiche gestite dalla LIPU e dal WWF, concentrate soprattutto nei pressi dei laghi e nei delta dei fiumi (il Parco del Delta del Po, i laghi di Garda, Pergusa, Alviano, il Parco Nazionale del Circeo, la Laguna di Orbetello, lo stagno di Cabras in Sardegna e così via). L´attrezzatura del birdwatcher è costituita dalla guida e dal taccuino, da un abbigliamento comodo, in grado di mimetizzarsi bene nell´ambiente circostante, un buon binocolo (da almeno sette ingrandimenti) montato su un cavalletto e il cosiddetto “capanno”, il telo mimetico che copra il birdwatcher insieme alla sua macchina fotografica, lasciando libera soltanto un´apertura per l´obiettivo.