Narrativa italiana

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La narrativa italiana, genere letterario di lunga e gloriosa tradizione, comprende tutte le opere scritte in prosa e, a volte, anche in versi. Le principali espressioni della narrativa sono il romanzo e la novella: sotto questo aspetto, la narrativa italiana annovera autori e testi tra i più grandi in assoluto del mondo e di ogni epoca. I narratori sono dunque principalmente i romanzieri e i novellieri, anche se possono essere inseriti nell’ambito della narrativa anche generi cosiddetti spuri, quali possono essere le sceneggiature cinematografiche, teatrali e televisive, mentre essa va del tutto distinta dalla saggistica, genere letterario di tutt’altra natura. Appartiene alla narrativa anche il racconto, opera in prosa che si caratterizza per una durata media e per uno stile di solito più conciso rispetto a quello di opere più lunghe. La narrativa italiana si è avvalsa nel corso dei secoli dell’apporto del genio, dell’inventiva e del talento di nomi grandissimi, soprattutto nell’800 e nel ?900; tra i più celebri ricordiamo almeno Gabriele D’Annunzio, Giovanni Verga, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Aldo Palazzeschi, Dino Buzzati, Corrado Alvaro, Carlo Cassola, Elsa Morante, Giorgio Bassani, Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini. Ci sono opere di narrativa italiana che a cavallo tra il XIX e il XX secolo hanno particolarmente segnato la nostra letteratura e, più in generale, il panorama culturale del Paese, imprimendogli un’orma indelebile e conferendogli un tale e ampio respiro da consentirgli di uscire fuori dai confini nazionali ed essere apprezzato nel resto d’Europa e del mondo: casi di grandi successi di critica e pubblico sono stati Il Gattopardo (Tomasi di Lampedusa), da cui il regista Luchino Visconti trasse l’omonimo film di altrettanto successo, Il fu Mattia Pascal (Luigi Pirandello), La coscienza di Zeno (Italo Svevo), Il piacere e L’innocente (Gabriele D’Annunzio) e il più recente Ragazzi di vita, di Pier Paolo Pasolini.