Fior di Loto

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Il Fior di Loto è un fiore coltivato fin dall’antichità e considerato sacro dalle religioni buddista ed induista. Spesso nei templi ci sono vasche e laghetti dove viene coltivato questo fiore. Nelle immagini buddiste, spesso il Budda viene rappresentato su un fiore di Loto, simbolo di purezza. In alcuni stati, come in India, è addirittura considerato un simbolo nazionale. Ma il Fior di Loto ha anche altre qualità. E’ un alimento a tutti gli effetti e viene consumato in tutte le sue parti. I nativi americani usavano arrostire i semi, mangiare i rizomi (come le patate), mentre le foglie erano utilizzate nelle zuppe e i petali per le tisane.Il Loto ha una lunga storia. Veniva coltivato già nei giardini dell’antichità. La presenza del Loto nei giardini acquatici è, senza dubbio, una nota esotica e davvero gradevole alla vista.E’ una pianta con una crescita rapida e predilige acque senza corrente e stagnanti. Si trova in natura in Asia, Australia e America (sia meridionale che settentrionale).Le foglie della pianta, in natura, possono raggiunger anche il metro e mezzo d’altezza sopra la superficie dell’acqua. I fiori emergono tra le foglie alla ricerca dei raggi solari.Il loto necessitò di una posizione in pieno sole. Questo rende più facile la fioritura.Per coltivare il Fior di Loto in un laghetto è necessario porre le piante in mastelli chiusi, oppure disporre le piante in una zona ben isolata dal resto del lago, per evitare che le piante invadano in breve tempo tutta la superficie.Se si utilizzano i mastelli, questi devono avere almeno un diametro di un metro e una profondità di 50 centimetri. In caso contrario, la pianta non potrà svilupparsi beneLa pianta ha infatti una forza vegetativa notevole e gli stoloni possono crescere anche fino a sei metri in un solo anno.