Storia della Olympus

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949 0 Fotografia  la Olympus

Sta quasi per compiere cento anni la giapponese Olympus, colosso della fotografia fondato nel 1919 e con sede principale a Tokyo. In origine, Olympus nacque per il sogno di Takeshi Yamashita di costruire microscopi di alta qualità: in breve tempo questi raffinati strumenti, insieme ai termometri clinici che rappresentavano la seconda linea di prodotto, si affermarono in tutto il Sol Levante. Fu nel 1936 che venne introdotta la prima fotocamera a soffietto, la Semi-Olympus I; dopo la Seconda Guerra Mondiale la produzione riprese con la prima fotocamera giapponese a trentacinque millimetri, la Olympus 35. Negli anni successivi, Olympus continuò a ricercare incessantemente nuove tecniche e applicazioni derivanti dai risultati dei propri laboratori di ricerca, spingendosi anche in campi non tradizionali; questo il caso della prima gastro-camera, creata nel 1950, che rinsaldò il contributo di Olympus per la medicina e la diagnostica. Data fondamentale nella storia di Olympus fu quella dell’introduzione della serie Pen, disegnata da Yoshihisa Maitani: una fotocamera acquistabile con 6.000 yen, l’equivalente di un salario mensile, lanciata sul finire degli ani ’50 e che portò al boom le fotocamere mezzo-formato. Una macchina rivoluzionaria, che poteva funzionare con la semplice pressione di un tasto. Gli anni ’70 videro invece il dominio della seerie OM, con sistema di esposizione automatica a priorità di diaframmi e sistema di misurazione diretta TTL. OM-1, OM-2, OM-3 e OM-4 portarono varie innovazioni come controllo dell’esposizione programmata, sistema di lettura dati nel mirino, grande controllo dei tempi e dei tempi lunghi. Dal 1996 cominciò la rivoluzione digitale, con apparecchi come la E-100 RS, la C-4040 ZOOM, le mju µ DIGITAL impermeabili, la reflex digitale E-1 resistente all’acqua, la E-3, fino alla definizione di un nuovo standard, lo Standard Micro QuattroTerzi.