Le cinque posizioni dei piedi

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Alla base della danza classica, ci sono le cinque posizioni dei piedi, comuni a tutte le scuole di balletto (a cui si aggiunse una sesta nel Novecento). Si dividono in posizioni chiuse (la prima, la terza e la quinta) e posizioni aperte (la seconda e la quarta). Queste posizioni vennero stabilite già nel Quattrocento e nel Cinquecento ma sono state codificate dal maestro e coreografo francese Pierre Louis de Beauchamps nell’ambito dell’Académie royale de danse alla fine del Seicento (di cui fu il primo direttore).Nella prima posizione i piedi sono uniti dai talloni mentre le punte vanno verso l’esterno, formando una linea retta orizzontale a 180° e la posizione è eretta. Il peso viene distribuito su tutta la pianta del piede in maniera uniforme e non solo sul collo. La rotazione parte dalle anche e non dalle ginocchia né tantomeno dalle caviglie che non vanno sottoposte a stress. Per formare la seconda posizione si parte dalla prima: basta allargare le gambe e posizionare i piedi a 30 cm di distanza l’uno dall’altro (tale tratto non deve superare la misura di un piede e mezzo). Il peso va distribuito egualmente e non devono esserci squilibri.Per la terza posizione invece cambia il posizionamento dei piedi: il tallone destro va spostano di fronte al collo del piede sinistro.La quarta posizione è simile alla terza: il piede destro infatti si fa strisciare in avanti di circa 30 cm (mezzo piede) e deve essere parallelo al sinistro. È la posizione più difficile perché necessita di una buona rotazione (e quindi molta flessibilità).Infine in quinta posizione si fa coincidere il tallone del piede destro con l’alluce del piede sinistro, lasciando sporgere la prima falange di quest’ultimo.Nel Novecento è stata introdotta anche la sesta posizione, che non è nient’altro che la posizione dei piedi uniti, paralleli e leggermente distaccati tra loro.