Aerofilia

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L’aerofilia, più che una branca della filatelia, è un hobby a sé, che riguarda non soltanto i francobolli ma tutti gli oggetti trasportati per via aerea. Naturalmente non mancano i punti di contatto con la più comune “collezioni di francobolli”, ma la peculiarità dell’aerofilia contribuisce a renderla una disciplina dove si rendono necessarie nozioni diverse dal solito (ad esempio l’aeronautica nel suo complesso). Gran parte degli appassionati di aerofilia provengono da un settore disciplinare o professionale che riguarda l’aeronautica, o se si tratta di hobbyisti arrivati dalla filatelia hanno sviluppato, ad esempio, un particolare interesse per la filatelia tematica di tipo aereo o spaziale. Gli oggetti del collezionismo nell’aerofilia sono soprattutto l’aerogramma (il documento postale trasportato per via aerea), poi i francobolli di posta aerea (la branca più antica della disciplina), manifesti e volantini (ad esempio quelli di propaganda, che venivano lanciati dagli aerei in azioni di guerra come l’impresa di Fiume di Gabriele D’Annunzio). E ancora i francobolli a tema aeronautico, gli aerogrammi dei primi voli, gli aerogrammi per voli speciali, gli annulli aeronautici, le etichette di posta aerea, i giornali trasportati per via aerea. Il primo volo con trasporto di messaggi fu quello effettuato dall’americano John Jeffries nel 1784 su un pallone aerostatico. Nello stesso anno l’italiano Vincenzo Lunardi causò la morte di uno spettatore per un suo errore di manovra col pallone aerostatico, e due anni dopo lanciò dal pallone, in un nuovo esperimento, un messaggio di condoglianze. Nel 1870 già 7000 lettere venivano trasportate da un pallone aerostatico partito da Metz, che era sotto l’attacco dei prussiani e aveva escogitato questo metodo per inviare la posta fuori dalla città. Parigi seguì l’esempio, tanto che durante la guerra franco-prussiana arrivò a creare il primo servizio di posta aerea al mondo con un suo regolamento preciso.