Le pins

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Chi si ricorda le pins? Impossibile, fino a qualche tempo fa, vedere lo zaino di un liceale senza una decina di queste spille di vario soggetto, dagli animali al proprio gruppo rock preferito. Il collezionismo di spillette è ancora assai vivo tra gli appassionati, che passano molto tempo su eBay o su altri siti specializzati in cerca del pezzo mancante per la loro raccolta.Volendo iniziare una collezione di pins, la cosa migliore da fare è scegliere un tema. Le più diffuse sono le pins olimpiche, conosciute in gergo tecnico come “NOC pins” (National Olumpic Committee), ma esistono anche colossi dell´entertainment come Disney che attivamente incoraggiano il collezionismo delle proprie spille (alcune sono arrivate anche a essere valutate duemila dollari). Le pins in assoluto più rare sono quelle prodotte in edizione limitata dalle compagnie, come dimostrano casi illustri come quello della Coca Cola. Ad oggi, sono piuttosto ricercate anche le pins legate all´Hard Rock Cafe.L´origine delle pins sarebbe quantomeno bizzarra e legate allo sport del curling: le più antiche spille a tema, risalenti circa a metà del diciannovesimo secolo, ritraggono infatti i simboli delle squadre di curling.Il vantaggio di una collezione di pins è che si tratta di oggetti di valore commerciale molto modesto; di solito, infatti, le collezioni non hanno certo le quotazioni di quelle filateliche, e il collezionismo di pins molto spesso è soprattutto un modo per fare amicizia con appassionati di tutto il mondo con il nostro stesso hobby. Questo fa sì che gran parte delle pins sia distribuita gratuitamente, agli eventi e nelle attività commerciali. In questo modo si può iniziare una raccolta affascinante con una minima spesa, anche avendo cura di dare un´occhiata a cassetti e armadi in casa, alla ricerca di qualche «pezzo» raccolto inconsapevolmente e che può essere il punto di partenza per il nuovo hobby.