Le casse dell’orologio

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La cassa è uno degli elementi più importanti dell’orologio: ne caratterizza l’aspetto esteriore e insieme protegge i suoi meccanismi dagli agenti atmosferici, dall’acqua, dalla polvere e dall’umidità. Si tratta del primo “impatto” che si ha con l’oggetto e ha quindi un ruolo fondamentale nel definirne l’essenza. Le casse degli orologi sono formate dalla carrure (la parte centrale, il “corpo” vero e proprio, in varie forme, da quelle tonde a quelle rettangolari, o ancora a carré e tonneau), anse, fondello, vetro e lunetta. Le anse sono le estremità alle quali si aggancia il cinturino, mentre il fondello è la chiusura posteriore della carrure, di solito chiuso a pressione oppure con piccolissime viti perimetrali. Nella parte anteriore la carrure è invece naturalmente chiusa dal quadrante, a sua volta protetto da un vetro incastonato nella lunetta, l’anello di metallo che si avvita alla lunetta (o viene inserito a pressione). Altri elementi della cassa sono la corona (la rotella zigrinata che serve per ricaricare, in caso di orologio meccanico, e per regolare l’orario), i pulsanti dei cronografi e varie altre parti che sono presenti solo in alcuni modelli ben precisi, come la griglia caratteristica dei Cartier o la cassa ribaltabile del Reverso di Jaeger-LeCoultre.Una delle più richieste funzionalità delle casse moderne è l’impermeabilità, anche perché oggi i cronografi si caratterizzano soprattutto per essere l’oggetto di lusso ideale per l’uomo sportivo; per ottenerla si usano di solito grandi guarnizioni e casse monoblocco, anche se permangono alcune complicazioni, ad esempio per i pulsanti (che se chiusi a vite non possono venire utilizzati in acqua, a parte i modelli Omega come il Seamaster 300 m con brevetti esclusivi). Ultimamente si sono sviluppate tecnologie per lo smorzamento delle vibrazioni, in modo che il movimento di un urto accidentale non si trasmetta al meccanismo, con conseguente perdita di precisione dell’orologio.