Il base jumping

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Tra gli sport estremi, non molti sono pericolosi e spettacolari quanto il base jumping, la disciplina che prevede il salto nel vuoto, con arrivo tramite paracadute, da vari punti di partenza che sono appunto riassunti dall´acronimo B.A.S.E., e cioè Buildings (edifici), Antennas (antenne), Span (ponti) ed Earth (Terra, e cioè tutti quei luoghi naturali particolarmente adatti al lancio come le scogliere e montagne ripide).Proprio da una montagna del Parco Nazionale di Yosemite, in California, ebbe origine il base jumping moderno: dai duemila e trecento metri di “El Capitan” si lanciò nel 1978, riprendendosi, Carl Boenish, regista e videomaker. In realtà il primo vero salto classificabile come «base» può essere considerato quello di Frederick Law nel 1912, dalla Statua della Libertà di New York.Oggi possono venire assegnati appositi numeri “BASE” ai saltatori che hanno esperienza di lancio da tutti e quattro i tipi di piattaforma di partenza. Finora ne sono stati rilasciati circa 1.500.Il base jumping è uno degli sport più pericolosi del mondo, anche se la sicurezza è aumentata negli ultimi anni con l´introduzione di nuove attrezzature, come le tute alari. Partire da un´altezza ridotta non significa soltanto che non si raggiunge la velocità terminale, al contrario del paracadutismo, ma anche che ci sono pochi secondi per stabilizzarsi, aprire il paracadute e atterrare comodamente. Per questo è fondamentale la posizione del corpo al momento del salto.In Italia, una delle mete più ambite è il cosiddetto salto del “Becco dell´aquila”, sul monte Brento. Tra le varianti più spettacolari c´è l´atterraggio sugli scatoloni, reso famoso dall´illusionista David Blaine. Il base jumping, per il suo alto tasso adrenalinico, è frequentemente protagonista di sequenze mozzafiato nei film d´azione, come xXx con Vin Diesel, Batman Begins e numerose pellicole di James Bond: fra gli stuntman più famosi che si sono esibiti nella disciplina c´è Rick Sylvester.