Lo snowboard cross

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Lo snowboard cross, anche conosciuto come Boardercross, Boarder X o BX, è una delle più spettacolari discipline che si possano praticare con la «tavola da neve». Si tratta di una competizione che vede gareggiare contemporaneamente sullo stesso tracciato più concorrenti, di solito quattro o sei, e fa parte dal 2006 dei giochi olimpici invernali. Il boardercross si sviluppa in una serie di manche a tempo, poi quarti di finale, semifinali e finale. Il suo nome deriva dal motocross e in effetti i due sport si assomigliano molto: i circuiti di boardercross sono disegnati per avere un grado di difficoltà elevato e permettere evoluzioni particolari, con discese ripide, salite, salti di ogni tipo, campanature, berme, scalini e piani. Non è raro che due concorrenti si scontrino nel mezzo della gara: in una disciplina del genere non importa “soltanto” essere in grado di scendere per la pista velocemente e senza errori, ma anche essere estremamente reattivi per gestire al meglio gli incidenti che possono capitare agli altri. Obbligatorio ovviamente il casco per evitare infortuni gravi.In un tracciato di Boardercross ci sono diversi tipi di ostacoli: i “whoops”, tre gobbe ravvicinate; le paraboliche, che a chi è in grado di curvare nel momento giusto possono garantire una grande accelerazione; i jump. La Electronic Arts ha basato la sua famosa serie di videogiochi SSX proprio sul boardercross.Le origini del boardercross vanno ricercate nella gara condotta nel 1991 a Whistler Blackcomb, nella British Columbia, sul Blackcomb Peak. Tra i maggiori specialisti del mondo ci sono il francese Pierre Vaultier, vincitore della medaglia d´oro ai Giochi Olimpici di Sochi nel 2014, e per le donne Dominque Maltais, vincitrice di quattro coppe del mondo e della medaglia d´argento a Sochi 2014 (a vincere è stata la giovanissima Eva Samkova, che esordito a sedici anni proprio in Italia, a Valmalenco).