Far librare nell´aria, invece che sé stessi, strutture leggerissime, colorate, guidandone il volo da terra con cavi: è l´essenza dell´aquilonismo, la pratica sportiva che raccoglie l´eredità di una tradizione antichissima (i primi aquiloni furono inventati in Cina quasi tremila anni fa) e ne fa materiale da competizione. Esistono vari tipi di aquiloni, e per ognuno di questi sono previste apposite prove e regolamenti. L´aquilone statico è quello più conosciuto, sostenuto da un solo cavo e che rimane in aria in una posizione fissa. L´aquilone combattente, invece, è anch´esso controllato da un cavo unico ma quando il filo viene tenuto fermo è in configurazione stabile (grazie a una forma a diedro), mentre quando si allenta la configurazione è instabile, l´aquilone diventa “piatto” e comincia a girare su sé stesso, consentendo all´aquilonista la possibilità di effettuare diverse evoluzioni: spin, picchiate, volo orizzontale, volo obliquo, cabrate. In Asia è una specialità molto diffusa, che dà origine a veri e propri combattimenti tra aquilonisti con lo scopo di recidere il cavo di ritenuta degli avversari. L´aquilone acrobatico è più complesso, controllato da due o quattro cavi e fatto apposta per eseguire acrobazie o trick. Le gare si articolano in tre prove, figure di precisione obbligatorie (riportate su carta), routine di free-style e balletto a tempo di musica. Si tratta di uno sport assai diffuso in Francia e negli Stati Uniti, ma anche in Italia, Canada, Regno Unito, Germania, Olanda e Svizzera. Infine c´è l´acquilone da trazione, che non è un vero e proprio aquilone a sé stante ma viene usato come vela (nei tipi gonfiabili o cassoni) per rendere possibili altri sport: tra questi ad esempio il kite surf (con tavola da surf) o il kite snow (con tavola da snowboard).
