Chick lit

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18 0 Ragazza che legge

Letteratura per pollastrelle: questa è la traduzione di chick lit. L’espressione (dispregiativa, ammettiamolo) rievoca ragazze sciocche, superficiali, con un criceto che gira su una ruota nel cervello al posto delle sinapsi. Sarebbe quindi naturale bollare la chick lit come genere spazzatura, come l’antitesi della letteratura. Insomma un inutile spreco di carta.Tuttavia questa etichetta non rende giustizia a un genere letterario diventato fenomeno letterario degli anni Duemila grazie alle sue storie fresche, divertenti, taglienti e all´alto grado di immedesimazione che si instaura spesso con la protagonista.E ora un po´ di storia.La chick lit è emersa negli anni ?90 grazie a scrittrici inglesi e statunitensi, ma è stato ‘Il diario di Bridget Jones’ (1996) a lanciare il genere sul mercato internazionale. La sua indimenticabile protagonista (interpretata nel famoso film omonimo da Renée Zellweger) rappresenta la tipica donna di città: una giovane single inappagata da un lavoro monotono, insoddisfatta del proprio corpo, in lotta con il vizio della sigaretta, incapace di reggere l´alcool ma con una grande abilità nel cacciarsi nei guai.In questa descrizione si possono individuare gli elementi dell’ossatura del romanzo chick lit: le protagoniste sono donne alle prese con problemi di cuore, insoddisfazioni lavorative e qualche insana mania.Solitamente si tratta di ragazze sulla trentina, tuttavia si trovano anche protagoniste appena adolescenti, casalinghe disperate con prole e sessantenni in pensione. Insomma, qualunque lettrice può trovare un personaggio in cui riconoscersi per la donna che è adesso oppure per quella è stata nel passato, rivivendo le situazioni del suo presente o della sua giovinezza.L´identificazione è rafforzata dall´uso frequente della prima persona che dà un ulteriore tocco personale alla storia.Si ha così l´impressione, durante la lettura, di seguire il nostro flusso di pensieri o di essere immerse nelle chiacchiere con la nostra migliore amica, a confidarci problemi e a sfogare le nostre frustrazioni tra un pacchetto di fazzoletti e un dolcetto consolatorio.Conclusione: non saltate a facili conclusioni. Nella chick lit esistono libri splendidi, libri passabili e libri agghiaccianti, così come accade in qualsiasi altro genere letterario.E poi, invece di interrogarci sulla valenza letteraria della chick lit, compriamo e leggiamo questi romanzi per quello che sono: una forma di letteratura popolare che ci permette di ridere e di evadere dalla realtà, anche se solo temporaneamente.Di Eleonora Festari©iStockphoto.com/mammuth