Viti per modellismo

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Nel modellismo una delle componenti più usate è la vite: tiene in sesto il modellino e le sue caratteristiche meccaniche cambiano in base al materiale di cui è fatto. In commercio ne esistono tantissime tipologie dei materiali più svariati, ma quello più usato è sicuramente l’acciaio, per la sua resistenza. Nello specifico, quelle che maggiormente resistono agli agenti corrosivi sono le viti in acciaio inossidabile (inox). Le viti di questo tipo in particolare assicurano un’ottima resistenza al fissaggio e una notevole semplicità d’installazione. Anche le viti in titanio sono molto usate: del resto di tratta di un metallo molto più leggero dell’acciaio e dell’alluminio, con una doppia resistenza, e permette una durata nel tempo decisamente notevole e una grande resistenza ai danni da corrosione e dagli agenti esterni (per questi motivi sono usate per costruire utensili e macchinari destinati ad alte velocità di attrito o se sottoposti a usura termica). Il bronzo invece è il consigliato perché possiede una buona resistenza all’usura dal momento che come il titanio è resistente ad agenti corrosivi in quanto inossidabili.In ogni caso, per aumentare la resistenza alla corrosione, spesso vengono applicati sulla superficie della vite metallica dei rivestimenti elettrolitici attraverso vari processi come la zincatura (rivestimento di zinco metallo su ferro), la dacrometizzazione (zinco e alluminio lamellari in un legante minerale), la brunitura (colorazione superficiale), la nichelatura (applicazione del nichel), la ramatura (applicazione di uno strato protettivo di rame metallico ) o la bronzatura (dà l’aspetto tipico dei bronzi antichi). Questi rivestimenti, che prendono il nome dal materiale con cui vengono rivestite le viti, consentono di aumentare la resistenza in ambienti corrosivi. Infine la galvanizzazione è il rivestimento applicato di un sottile strato di zinco che conferisce alle viti la colorazione e la resistenza agli agenti atmosferici. Per le viti vengono utilizzati anche materiali plastici quali nylon, teflon e policarbonato, ideali se le viti devono resistere alla corrosione e devono soddisfare l’esigenza di isolamento elettrico. Per evitare cedimenti, quindi danni o incidenti, sulla testa dei bulloni sono impresse delle sigle o simboli che indicato il materiale con cui è fatta la vite (la classe di riferimento).