Tecnica base del patchwork

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Il patchwork è una tecnica con cui si possono creare tessuti originali e personali. Si usa principalmente per la confezione di quilt, copriletti e cuscini. L’idea è quella di cucire insieme dei ritagli di tessuti diversi. Alle origini, il patchwork veniva infatti usato per recuperare gli avanzi delle stoffe. Questa tecnica è nata tra i pionieri americani che avevano la necessità di riutilizzare ritagli di stoffe, recuperandoli anche da abiti vecchi e rovinati.Il patchwork originario richiedeva un lavoro di cucitura completamente a mano, ma adesso, vengono principalmente usate le macchine da cucire. I disegni sono normalmente a carattere geometrico. Per cimentarvi in questa interessante tecnica dovete procurarvi delle forbici per stoffa, degli spilli, aghi, un gessetto per sarti, dei fogli di carta spessa e dei ritagli di tessuti.La prima operazione è quella della progettazione del disegno finale e dell’utilizzo armonico dei colori. Con l’aiuto di una mascherina, create delle foderine di sostegno, ritagliandole dalla carta spessa. Sempre con la mascherina, ritagliate le piastrelle di stoffa, facendo attenzione a lasciare un centimetro e mezzo in più su tutti i lati. Ponete la foderina di carta sull’esagono in stoffa, fissate con gli spilli, ripiegate i bordi esterni, imbastiteli e stirate.Unite due piastrelle in stoffa e  con dei punti piccoli, evitando di cucire le foderine di carta. Unite nello stesso modo altri esagoni, fino a creare una rosetta composta da sette piastrelle. In pratica, sei piastrelle intorno ad una centrale. Il lavoro, naturalmente, va fatto seguendo lo schema prestabilito. A questo punto eliminate le foderine di carta e stirate la rosetta. Per rifinire il lavoro, una volta unite tutte le rosette, dovrete ritagliare delle altre piastrelle che permettano di dare una forma lineare al lavoro, oppure create un bordo con delle strisce di tessuto ripiegate in due nel senso della lunghezza.