Storia dello snowboard: i padri fondatori

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Nel 1929, M.J. Burchett costruì una slitta con un pezzo di compensato, completata da fili di bucato e briglie per assicurare i piedi.Alcuni vedono in questo primitivo trabiccolo il più diretto predecessore della moderna tavola da snowboard, ma è più probabile che sia ciò che successe negli anni Sessanta a ispirare la nascita di questo sport.Infatti il vero papà della tavola da snow è l´ingegnere chimico Sherman Poppen.1965, stato del Michigan: guardando le sue figlie scendere lungo una collina stando in piedi su un solo sci, il signor Poppen immagina ´un nuovo sport sulla neve che incorpori le caratteristiche di alcuni passatempi estivi, ovvero il surf, lo skateboard e lo sci nautico´.L´ingegnere decide di mettere subito in pratica la sua idea e compra un paio di sci al negozio all´angolo; li assembla poi in un unico pezzo, battezzato snurfer (contrazione di snow e surfer) dalla moglie Nancy.Ecco pronto il regalo di Natale per le sue figlie. L´enorme successo riscosso da questo rudimentale monosci costringe il suo inventore a impegnarsi nella realizzazione di altri snurfer per accontentare le richieste supplicanti dei bambini del vicinato.In seguito Poppen costruisce per sé uno snurfer più resistente utilizzando un surf da onda rinforzato da bordi metallici e dotato di rudimentali attacchi per gli scarponi.Per questo progetto ottiene il brevetto e presto il suo prototipo diventa un prodotto industriale: nel 1966, infatti, l´idea dello snurfer viene ceduta alla Brunswick Corporation che nonostante un´operazione di marketing approssimativa riesce a vendere 300mila delle famose tavole giallo-nere.All´epoca, però, lo snurfer era considerato ancora come un gioco per ragazzini che partecipavano alle gare organizzate dallo stesso Poppen.Proprio tra questi piccoli partecipanti si nasconde qualcuno destinato a diventare un personaggio autorevole dello snowboard: Jake Burton Carpenter.Già da teenager, Burton si diverte a modificare gli snurfer inserendo strati laminati e fibre di vetro per ottenere un maggiore controllo e per “ricercare la libertà più assoluta”.Nel 1979 il giovane si iscrive al primo campionato mondiale di snurfing proprio con una delle sue creazioni, ma non può gareggiare a causa delle proteste scatenatesi per la sua tavola irregolare. Per lui viene creata una sezione diversa considerata la primissima gara di snowboard e da lui vinta (d´altronde, essendo l´unico partecipante non poteva andare diversamente).Da quel momento la strada di Carpenter è in ascesa: diventerà infatti il fondatore della maggiore azienda produttrice di tavole e articoli per lo snowboarding, la Burton Snowboards.Nello stesso periodo il lavoro di un altro giovane rampante plasmerà il futuro dello snowboard: si tratta di Dimitrije Milovich che durante i nevosi inverni newyorchesi all´università si divertiva a scendere lungo le colline della città cavalcando… i vassoi di una caffetteria!Dai vassoi metallici, il giovane rider è passato poi al design delle tavole da snowboard: avete presente le swallowtail, le leggendarie tavole a coda di rondine. L´originale idea è proprio di Milovich che sulla sua fantasia fonda il proprio business: l´azienda da lui fondata è battezzata Winterstick, nome storico per i boarder e sinonimo di innovazione.Poppen, Burton e Milovich: grazie a loro lo snowboard ha abbandonato lo status di semplice passatempo per adolescenti ed è diventato uno sport olimpico, praticato in tutto il mondo da gente di qualsiasi età.Di Eleonora Festari©iStockphoto.com/yulkapopkova