Storia dell’annullo

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L’annullo postale, l’elemento filatelico al centro dello studio praticato dalla marcofilia, ha la sua origine in Inghilterra nel 1661, introdotto dal responsabile generale delle Poste Henry Bishop, ed è infatti ancora oggi conosciuto come “Bishop Mark”. Il suo scopo era quello di mostrare il giorno e il mese della spedizione per evitare ritardi nelle consegne. In seguito la città di Londra cominciò ad adottare una serie di annulli postali da usare col sistema del London Penny Post, che serviva per portare lettere e simili da una parte dall’altra di Londra. Questi annulli, che gli storici della filatelia oggi arrivano anche a considerare i primi veri esemplari di francobolli in senso lato, portavano le iniziali dell’ufficio postale. Il controvalore infine era prepagato e applicato alla busta con un marchio timbrato a mano.Nel diciannovesimo secolo era abbastanza comune ricevere lettere con diversi annulli multipli che servivano per indicare il tempo, il luogo e la data di ciascun ufficio postale che si occupasse di trasportare o consegnare la lettera. In Inghilterra, il primo annullo pensato con lo scopo specifico di annullare un francobollo fu la Croce maltese, insieme a un timbro con contenuta la data dell’invio.Ben presto cominciarono a diffondersi annulli di diversa natura per scopi vari, come per gli uffici postali ferroviari e marittimi. In particolare, gli annulli di qualche secolo fa per le lettere trasportate via nave hanno meno informazioni rispetto a quelli delle lettere via terra; il motivo era quello di impedire che informazioni sulla rotta seguita potessero finire in mani sbagliate. Anche il simbolo della posta nel vecchio West, il Pony Express, usava una varietà di annulli. Particolarmente gustoso il caso delle Hawaii, che avevano un annullo a forma di surf da usare per il materiale postale che veniva appunto trasportato “su tavola” tra le onde.