Storia del reggiseno

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Il reggiseno fu mostrato al pubblico per la prima volta a Parigi nel 1889, quando Herminie Cadolle, una donna, presentò il corselet-gorge, cioè il corsetto per il busto, una sua invenzione all’Esposizione Universale. Quell’invenzione era in realtà un vero e proprio reggiseno e non un tradizionale corsetto, che la sua stessa creatrice descrisse come un aiuto sanitario per il seno delle donne.L’aspetto rivoluzionario di questo primo reggiseno era proprio nella sua concezione: non era un supporto nella parte bassa che spingeva il seno verso l’alto, ma delle spalline che lo tenevano sospeso, dato che era realizzato, a differenza del corsetto, con la fibra elastica.Herminie Cadolle emigrò in Argentina e aprì a Buenos Aires un negozio di reggiseni che, in poco tempo divenne un attività di successo ed Herminie aprì altri negozi. Nel 1910, Mary Phelps Jacob, esponente dell’alta società newyorkese, realizzò un reggiseno speciale da indossare con un abito scollato ed ottenne in poco tempo il brevetto statunitense per il reggiseno senza parte posteriore ed avviò la propria impresa sotto il nome di Caresse Crosby. L’impresa però incredibilmente non ebbe successo e lei fu costretta a chiudere e a vendere il brevetto per 1.500 dollari alla Compagnia di Corsetti Warner Brothers di Bridgeport, Connecticut. L’azienda dei fratelli Warner arrivò a fatturare, nel giro di trent’anni circa 15 milioni di dollari.Nel giro di pochi anni anche in Europa i corsetti vennero abbandonati con entusiasmo e il reggiseno divenne un indumento alla moda, indispensabile soprattutto da indossare sotto i meravigliosi vestiti corti degli anni Venti. Da alcuni anni il reggiseno ha vissuto un’altra rivoluzione, diventando un indumento sempre più in vista, così bello e realizzato con tessuti preziosi, da poter essere esibito al pari di un top o di un sottogiacca.