Stereo compatti

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834 0 Elettronica  Gli stereo compatti

Il mondo degli stereo compatti, l’ideale compromesso tra i grandi (e costosi) impianti hi-fi e i dispositivi personali come iPod e lettori mp3, è stato rivoluzionato dall’avvento della musica in digitale e dei device dove questi file vengono riprodotti. Se un tempo lo stereo compatto si limitava ad offrire la possibilità di riprodurre audiocassette, ormai praticamente quasi scomparse, radio e compact disc, ora è essenziale che si possano sentire gli mp3 e che siano previste anche prese USB per collegare i dispositivi mobili. Così, anche il mercato si è diversificato: continuano ancora a tenere duro gli ultracompatti “da combattimento”, dalle linee arrotondate e con l’immancabile maniglia, ideali per quelle situazioni dove si richiede assoluta resistenza (gite, in spiaggia e così via), ma si affermano soprattutto i sistemi home audio che già prevedono un attacco per iPod, iPhone, iPad, lettori Android e tutti quegli apparecchi che, tolti dalla tasca dove fino a pochi minuti prima venivano ascoltati con gli auricolari, possono essere ospitati nello stereo per continuare a diffondere la loro musica. Vengono anche comunemente chiamate “docking station” e tra queste spiccano modelli eleganti come i Philips DCM3000. Tra i vantaggi della rivoluzione digitale, anche la constatazione che rispetto al passato le dimensioni si riducono, visto che a volte si richiede soltanto una presa USB e delle sottilissime fessure per i cd, peraltro non sempre previste. Ecco quindi i modelli di micro-impianto hi-fi, che offrono ottime prestazioni con ridottissimo ingombro. Tra questi è piuttosto popolare il Pioneer X-Em11, che pesa solo un chilo e mezzo e misura 28 cm per 23,2 cm per 49,4 cm. Naturalmente, quando si acquista uno stereo compatto è sempre bene ricordare che un’eccessiva miniaturizzazione spesso va a discapito del suono, ed è quindi bene organizzarsi per trovare il giusto compromesso.