Lo squash è una sorta di tennis indoor dal ritmo frenetico e dal forte agonismo, che è entrato nell´immaginario collettivo come “sport da manager”: in effetti, in una piccola stanza è possibile lanciarsi in performance sfrenate e bruciare molte calorie in pochi minuti, rendendolo così ideale per chi vuole mantenersi in forma ma non ha troppo tempo da dedicare alla pratica sportiva. Oggi è praticato da almeno 17 milioni di persone nei 50.000 campi di tutto il mondo. La racchetta da squash è lunga più o meno come quella del tennis ma ha un piatto delle corde di dimensione minore. La palla è di gomma, cava e molto leggera, circa 23 grammi. Questo materiale fa sì che l´elasticità e di conseguenza la velocità aumentino insieme alla temperatura. Esistono diverse tipologie di palla a seconda della velocità e del potenziale di rimbalzo: di norma, più sono veloci e hanno alto rimbalzo più sono da principianti. Le dimensioni del campo sono di 9,75 metri per 6,40, con pavimento in parquet e pareti in muratura. Sulla pareti è segnata la linea di delimitazione, che va dai 4,57 m dal pavimento per la parete frontale ai 2,13 metri per quella posteriore (trasparente), oltre alla cosiddetta “linea di Tin” a 48 cm dal pavimento sulla frontale. L´obiettivo è colpire la palla in mondo che rimbalzi sul muro frontale tra la linea di delimitazione e quella di Tin, rimbalzando un numero illimitato di volte tra le pareti laterali e quella posteriore, ma solo una volta sul pavimento prima di essere colpita. Il punto viene assegnato quando l´avversario commette un errore. L´incontro dura al meglio dei cinque giochi, ognuno dei quali è disputato fino agli undici punti senza cambio palla. Lo squash non fa ancora parte del programma olimpico ma conta di entrare in questo tipo di competizioni dal 2020.
