Sport estremi – Ritratti: Patrick de Gayardon

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Poche persone sono in grado di evocare l´attitudine dello sport “no limits” come fu per Patrick de Gayardon, leggendario paracadutista francese tragicamente scomparso dopo un lancio nei cieli delle Hawaii per provare la sua leggendaria tuta alare. Diecimila lanci all´attivo, Patrick de Gayardon è stato uno dei più celebri paracadutisti acrobatici e ha praticamente inventato lo skysurf, il “surfing” in aria con una tavola simile a quella dello snowboard. È stato inoltre lo sviluppatore e il progettista della tuta alare che permette di planare sul vento aumentando il tempo di volo. Dal 1980, anno del suo debutto nel paracadutismo sportivo a vent´anni, fino a quel maledetto 13 aprile del 1998, Patrick de Gayardon non ha mai smesso di lanciarsi, diventando campione di freestyle in Francia nel 1985 e 1988 e campione mondiale nel 1986. Fra le sue imprese più celebri, dopo l´ingresso nel team “No limits” sponsorizzato dagli orologi Sector, il volo dal Salto Angel, con i suoi quasi mille metri la pù alta cascata del mondo. Ma de Gayardon considerava ogni nuovo record come un gradino per l´impresa successiva: nello stesso anno, il 1992, si lancia sopra Bordeaux da 11.700 metri per superarsi da solo tre anni dopo, lanciandosi nel 1995 sopra Mosca da 12.700 metri senza l´ausilio del respiratore ad ossigeno. Da ricordare anche il lancio nel Sotano de las Golondrinas, enorme cavità naturale messicana di soli 376 metri stretta fino a 49 metri, e lo skysurf sopra il Polo Nord nel 1994. Inizia a occuparsi della tuta alare nel 1994, grazie anche a un approfondito studio della morfologia e dell´anatomia degli “scoiattoli volanti”. In alcuni lanci de Gayardon riuscì perfino a rientrare nell´aereo dal quale si era lanciato grazie alle eccezionali capacità di planata della tuta, senza dover nemmeno aprire il paracadute.