Scegliere il motore per aeromodelli

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Scegliere un motore per un aeromodello vuol dire fare i conti con due parametri: il peso e del dimensioni del modellino. Le opzioni sono due: o si sceglie un motore più grande oppure uno piccolo che poi viene bilanciato da una massa “extra” (magari di piombo). Spesso quest’ultima soluzione è l’unica possibile, ma bisogna considerare anche il rapporto che intercorre tra il peso del motore e il centro di gravità del modello quindi, in nome dell’equilibrio, aggiungere un peso extra diventa spesso una scelta inevitabile. Anche le dimensioni del motore sono importanti, oltre alla sua massa, che devono fare i conti ovviamente con il tipo di modello su cui va montato. Di motori disponibili sul mercato ce ne sono moltissimi: dallo 0,5 cc fino al 125 cc, mentre la maggior parte di loro sono motori a scoppio a 2 tempi che sono semplici e hanno prezzi più bassi. Quelli a 4 tempi infatti sono più complessi e costosi, ma più realistici (vengono montati sulle riproduzioni di grandi aerei, visto che conferiscono un suono più realistico e sviluppano una maggiore potenza). I motori degli aeromodelli funzionano con miscela di metanolo, alcool e poco nitrometano (che serve per aumentare il numero di giri del motore e aiutarlo nell’avviamento).Una volta che si ha un’idea del peso e della potenza necessaria al proprio modello, bisogna scegliere tra due tipi di motore: inrunner e outrunner. I motori inrunner sono costruiti con i magneti fissati direttamente all’albero, che è circondato da rame. Gli inrunner sono più efficienti e potenti, ma hanno bisogno di un riduttore per utilizzare eliche di grandi dimensioni (sono adatti a modelli che richiedono un’elica piccola). Il problema è che questi riduttori rappresentano una spesa extra, richiedono manutenzione e possono essere rumorosi: l’alternativa è usare un inrunner ridotto accoppiato ad un’elica grande. I motori outrunner invece sono costruiti con avvolgimenti in rame nella parte interna e permettono di implementare sul modello eliche più grandi, senza quindi richiedere l’utilizzo di un riduttore, il che vuol dire un costo in meno, nessuna manutenzione e un funzionamento più silenzioso.