Scarpe da running

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863 0 Sport individuali  le scarpe da running

Il running si differenzia da quasi tutti gli altri sport per la virtuale assenza di equipaggiamento necessario alla sua pratica: tutto quello di cui c’è bisogno sono i propri piedi, ovviamente avvolti in un paio di scarpe da corsa. Ecco perché la scelta di questi strumenti non deve essere sottovalutata per evitare di ritrovarsi, dopo la corsa, con le estremità indolenzite, essere soggetti a calli e tagli e soprattutto a infortuni. Esistono sei diverse tipologie di scarpe da running: minimaliste, superleggere, intermedie, a massimo ammortizzamento, stabili e trial running, ognuna con le sue diverse caratteristiche. Sono indicate con una sigla (da A0 ad A6) e sono ordinate secondo la loro resistenza e le superfici a cui sono destinate. Ad esempio, le minimaliste danno la sensazione di correre a piedi nudi, quindi vanno bene per esercitazioni rapide e leggere, molto veloci e soprattutto dove è richiesto il massimo comfort. All’altro estremo ci sono invece calzature nate per chi corre nei boschi, su strade sterrate e in genere in quei contesti dove la robustezza della scarpa è obbligatoria, sia affinché la stessa scarpa non si rovini sia per garantire la massima protezione al piede del runner. In genere scegliendo le scarpe da running è meglio lasciare un centimetro circa di distanza tra la punta della scarpa e quella del piede; è necessario valutare il proprio peso per sapere se si deve privilegiare l’ammortizzazione della scarpa, scegliendo un’intersuola in schiuma e minimizzando quindi la portata dell’urto durante la corsa. In ogni caso è sempre bene controllare le proprie scarpe e sapere quando è il momento di cambiarle e comprarne di nuove. Più sono leggere meno durano, a volte poche centinaia di chilometri, mentre quelle pesanti con suole alte possono durare anche quattro o cinque volte tanto.