Miniature del presepe napoletano

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L’arte del presepe napoletano è una delle più antiche d’Italia, e ancora oggi via San Gregorio Armeno, sotto le feste, diventa un’enorme esposizione dell’artigianato dei maestri partenopei. Le statuette di questo presepe settecentesco hanno un significato spesso un po’ diverso da quelle del presepe classico, con una fitta simbologia e un gioco di rimandi spesso molto elaborato. Ecco perché le statuette in miniatura del presepe napoletano possono diventare un regalo originale e ricco di storia e tradizione, nei suoi luoghi tipici – il mercato, il ponte, il forno, la chiesa, l’osteria, il fiume, il pozzo – e con i suoi caratteristici personaggi, dalla figura ancora ricca di paganesimo di Cicci Bacco ai due compari, zi’ Vicienzo e zi’ Pascale, personificazione del Carnevale e della Morte; senza dimenticare la vergine Stefania e i venditori, uno per ogni mese dell’anno. Perfino Goethe celebrò il fascino di questi presepi, con l’incomparabile sfondo del Vesuvio e statuette create dai più grandi scultori napoletani del Seicento e del Settecento. Oggi una delle collezioni più ricche di statuette del presepe napoletano si trova nel Museo Nazionale Bavarese a Monaco di Baviera, anche se il punto di riferimento più importante per gli appassionati di quest’arte antica e affascinante rimane il Museo della Certosa di San Martino, che ospita anche il celebre presepe Cuciniello. Oggi in via San Gregorio Armeno il presepe diventa spesso specchio dei nostri tempi, con statuette che raffigurano le personalità più importanti dell’anno appena trascorso, dai calciatori agli attori, passando per personalità della politica e del costume. La ricerca di nuove modalità espressive nel presepe napoletano non si è comunque mai fermata, e anzi oggi sembra godere di una seconda giovinezza grazie alle idee di alcuni giovani pastorai che sono stati capaci di creare opere nuove e originali innovando la tradizione.