L’olivo bonsai

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Tipico del panorama delle nostre coste assolate, l’olivo è il simbolo stesso dell’Italia mediterranea. La sua forma contorta e suggestiva, che aiuta a comprendere l’estrema longevità a cui può arrivare questo albero, si adatta perfettamente anche ai bonsai, creando dei piccoli capolavori in miniatura particolarmente affascinanti per l’articolazione dei tronchi e dei rami e il portamento massiccio. Inoltre sull’olivo bonsai possono essere applicate le tecniche di scortecciatura come jin, shari e sabamiki, rendendo ogni esemplare davvero unico.L’olivo è ideale per essere modellato dall’esperto coltivatore di bonsai perché emette moltissimi germogli che vanno poi a svilupparsi in nuovi rami e in nuove branche, assumendo così la forma voluta. L’olivo bonsai ha bisogno dell’esposizione al pieno sole soprattutto in primavera e in autunno, in modo da farlo vegetare al meglio; nelle zone più calde è possibile farlo anche in inverno, altrimenti meglio una serra fredda, avendo cura di ricordare che questo albero patisce esposizioni prolungate a temperature sotto lo zero. Per quanto riguarda invece l’estate, è meglio esporlo solo al sole del mattino, per poi ripararlo dai raggi del pomeriggio e intervenendo anche con sottovasi pieni di ghiaia bagnata per mantenere la giusta umidità.L’olivo va annaffiato in qualsiasi stagione ma vegeta bene in terreni ben drenati, e che fanno quindi fatti asciugare per bene. Relativamente alla potatura dove il clima è mite si può intervenire sia d’estate che d’inverno, mentre se fa particolarmente freddo è meglio potare d’estate durante il ciclo di luna calante. Bisogna sempre avere l’accortezza, in caso di potatura di grossi rami, che lasciare sempre delle foglie all’apice per evitare il ritiro di linfa e la conseguente secchezza del ramo. Il rinvaso va effettuato durante la stasi vegetativa, quindi in inverno ed eventualmente in estate nelle zone calde.