Lo stretching per il running

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Lo stretching è un’attività fondamentale da fare prima e dopo la corsa, con l’obiettivo dapprima di riscaldare i muscoli per prevenire infortuni e anche semplici indolenzimenti, e poi per concedere al nostro organismo di riabituarsi all’attività normale, al termine della sessione, per non passare troppo bruscamente dalla fatica degli ultimi minuti al riposo. In ogni caso quello assolutamente fondamentale è lo stretching prima della corsa, che deve durare almeno cinque minuti ed essere eseguito con calma, con circa 30 secondi in cui viene mantenuta la posizione di allungamento. Meglio duqnue fare meno esercizi ma nel modo giusto, allungando i muscoli gradualmente e tenendo la posizione con la respirazione corretta. Gli esercizi di stretching aumentano l’elasticità muscolo-tendinea e, con questa maggiore elasticità, si amplia il “range” oltre il quale possono verificarsi infortuni. Oltre a preparare i muscoli per l’allenamento, lo stretching permette di accelerare il battito cardiaco e di informare l’organismo, attraverso i fusi neuromuscolari, dell’inizio dell’allenamento; in più aumenta la produzione di adrenalina. Per il runner è fondamentale non allungare mai un muscolo freddo: infatti è bene effettuare lo stretching dopo un breve riscaldamento e prima di iniziare la sessione di corsa vera e propria. Non bisogna comunque mai eccedere con l’allungamento dello stretching, perché l’obiettivo è ovviamente quello di sciogliere i muscoli e non di danneggiarli. Dopo gli allungamenti è bene rimanere fermi (niente saltelli o rimbalzi) e far passare una trentina di secondi di riposo da un esercizio all’altro. Se i muscoli sono particolarmente contratti, prima di uscire di casa può essere una buona idea fare una doccia calda, perché l’acqua può aiutare a riscaldarli e scioglierli prima dell’attività fisica. Lo stretching deve riguardare non solo le gambe (coscie e polpacci), ma anche spalle e fianchi, zona lombare, inguine.