Le rarità storiche della filatelia

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La filatelia è un hobby ricco di soddisfazioni, anche se difficilmente sarà consentito al semplice collezionista di entrare in possesso dei veri “pezzi da novanta” del genere, destinati invece a essere battuti all´asta per cifre da capogiro. Le rarità più famose della storia della filatelia sono infatti tra i lotti più ambiti delle aste, con record impressionanti come il Treskilling giallo, un francobollo svedese del 1855 che venne realizzato in giallo anziché nel regolare verde: questo esemplare nel 2010 venne battuto a ben due milioni e mezzo di euro a Ginevra ed è ad oggi considerato, tenendo conto del suo peso e delle dimensioni, l´oggetto più prezioso mai creato dall´uomo. Ne è stato trovato soltanto un esemplare da un ragazzino svedese nel 1855 e da allora mai nessun altro, quindi si tratta davvero di un pezzo unico.Ma la lista di francobolli rari, preziosi e costosissimi è molto lunga, grazie alla quantità di errori di stampa e microscopiche variazioni che permettono a un pezzo comune di diventare oggetto delle mire dei collezionisti. Fra gli italiani più famosi c´è senz´altro il Gronchi rosa, emesso nel 1961 per celebrare il viaggio dell´allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Sudamerica e contenente una rappresentazione errata dei confini del Perù, provocando quasi un incidente diplomatico giacché i territori non inclusi dal francobollo erano da sempre rivendicati anche dall´Ecuador. Il pezzo fu ritirato in tutta fretta ma erano già stati venduti 70.625 esemplari, oggi valutati circa un migliaio di euro; quelli timbrati, «sfuggiti» agli uffici postali, possono raggiungere ben trentamila euro.Ancora più preziosi gli 80 centesimi del 1859 emessi dal Ducato di Parma e valutati duecentomila euro. Altri record sono stati infranti dal «Queen Victoria» delle Mauritius (con l´erronea scritta «Post Office» invece di «Post Paid»), il China Japan Gold Traders, primo francobollo privato del mondo, la serie completa dei «Missionary Stamps» hawaiaani.